I COMUNI DELLE STRADE DEI VINI E DEI SAPORI

LESIGNANO Dè BAGNI

LESIGNANO Dè BAGNI
Natura, storia e gastronomia
Il territorio di Lesignano de' Bagni è posto lungo l'interfaccia pianura - collina e quindi luogo naturale di passaggio fra le diverse realtà della montagna emiliana e della "bassa" padana.
Le principali realtà naturalistico-ambientali sono di tipo:
geologico, con la presenza di salse o "barboj", consistenti in pozze affioranti tra le argille di aree paludose, spesso sotto forma di vulcanelli, che emettono di continuo gas gorgoglianti;
geomorfologico, con la presenza di calanchi: nascono dall'azione dilavante delle acque piovane e consistono in profonde incisioni nel terreno che mettono a nudo la sua struttura geologica;
floristico e vegetazionale, con la presenza di numerosi ulivi e specie protette;
faunistico e paesaggistico.
La prima menzione di Lesignano de’ Bagni si trova in un testamento dell'agosto 1094. Fu sotto il dominio dei Visconti dal 1346 al 1447. L'appartenenza al feudo dei Conti Rossi è provata dal testamento di Pier Maria Rossi del 1464. Fu proprio Pier Maria Rossi che volle valorizzare le acque termali presenti a Lesignano, facendone espurgare i pozzi e restaurare la casa di cura. Nel 1761 tutto il territorio di Lesignano e delle frazioni di Rivalta, Stadirano e S. Maria passò sotto il dominio del Duca Sforza-Cesarini. Dopo il decreto di Napoleone I° del 1805, inteso ad abolire tutte le giurisdizioni feudali le terre di Lesignano entrarono a far parte del Comune di Parma. Ma l'anno seguente Lesignano si costituì come libero comune, assumendo nel 1837 la definitiva denominazione “Lesignano de’ Bagni”.
Nel capoluogo del Comune si trova la Pieve di S. Michele, che conserva ancora alcune parti risalenti all'epoca romanica. Sempre nel capoluogo va ricordato l'Oratorio di S. Fermo che secondo la tradizione fu fatto erigere da Pier Maria Rossi. A S. Michele Cavana si trova la Badia Vallombrosana, fondata nel 1111 con il contributo dei Conti Della Palude e di Matilde di Canossa. La cripta custodisce le spoglie di S. Basilide.
La gastronomia è certamente legata alle tradizioni culinarie tipiche dell'Emilia e di Parma in particolare, ma è arricchita dal fatto di trovarsi al centro della zona di stagionatura del prosciutto di Parma. Numerose sono, soprattutto in primavera ed estate, le manifestazioni gastronomiche che propongono piatti della tradizione a base di salumi, Parmigiano e vino dei Colli.